ENANTYUM 10 BUSTINE 25 MG
Enantyum
25 mg granulato per soluzione orale
Dexketoprofene
10 bustine per uso orale
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DENOMINAZIONE:
ENANTYUM GRANULATO PER SOLUZIONE ORALE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei.
PRINCIPI ATTIVI:
Dexketoprofene.
ECCIPIENTI:
Ammonio glicirrizinato; neoesperidina-diidrocalcone; giallo di chinoli na (E104); aroma di limone; saccarosio; silice colloidale idrata.
INDICAZIONI:
Trattamento sintomatico di breve durata delle affezioni dolorose di in tensita' da lieve a moderata, quali dolore muscolo-scheletrico acuto, dismenorrea e dolore dentale.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR:
Ipersensibilita' accertata verso il dexketoprofene, o verso qualsiasi altro FANS, o uno qualsiasi degli eccipienti del prodotto; pazienti ch e hanno sviluppato asma, broncospasmo, rinite acuta, polipi nasali ort icaria o edema angioneurotico dopo esposizione a sostanze dal meccanis mo di azione simile (per es.
acido acetilsalicilico, o altri FANS); pa zienti con reazioni fotoallergiche o fototossiche note durante il trat tamento con ketoprofene o -fibrati; pazienti con anamnesi di sanguinam ento o perforazione gastrointestinale correlata a una precedente terap ia con FANS; pazienti con ulcera peptica ricorrente/emorragia gastroin testinale in atto o anamnesi di ulcera peptica ricorrente/emorragia ga strointestinale (due o piu' episodi distinti di ulcerazione o sanguina mento documentati); pazienti con dispepsia cronica o sospetta ulcera/e morragia peptica; pazienti che hanno altri sanguinamenti in atto o dis turbi della coagulazione; pazienti con morbo di Crohn o colite ulceros a; pazienti con insufficienza cardiaca grave; pazienti con insufficien za renale da moderata a severa; pazienti con insufficienza epatica gra ve; pazienti con diatesi emorragica e altri disturbi della coagulazion e; pazienti con disidratazione grave (causata da vomito, diarrea o ins ufficiente assunzione di liquidi); durante il terzo trimestre di gravi danza e l'allattamento.
POSOLOGIA:
Adulti: in base alla natura e all'intensita' del dolore, la dose racco mandata e' in genere di 12,5 mg ogni 4-6 ore oppure 25 mg ogni 8 ore.
La dose giornaliera totale non deve superare i 75 mg.
Gli effetti inde siderati possono essere ridotti al minimo usando la dose minima effica ce per il tempo strettamente necessario ad eliminare i sintomi.
Il med icinale e' indicato solo per i trattamenti di breve durata e la sommin istrazione va limitata al solo periodo sintomatico.
La concomitante so mministrazione di cibo ritarda la velocita' di assorbimento del farmac o, per cui, in caso di dolore acuto, si raccomanda di somministrare il farmaco almeno 15 minuti prima dei pasti.
Anziani: nei pazienti anzia ni si raccomanda di iniziare la terapia con la dose terapeutica piu' b assa (50 mg la dose giornaliera totale).
Il dosaggio puo' essere aumen tato in modo da raggiungere quello raccomandato per l'adulto solo dopo che sara' stata accertata una buona tollerabilita'.
A causa del profi lo di rischio, gli anziani devono essere controllati con particolare a ttenzione.
Disfunzione epatica: i pazienti con disfunzione epatica da lieve a moderata devono iniziare la terapia a dosi ridotte (50 mg di d ose giornaliera totale) sotto stretto controllo medico.
Il farmaco non deve essere usato in pazienti con disfunzione epatica grave.
Disfunzi one renale: nei pazienti con insufficienza renale lieve il dosaggio in iziale deve essere ridotto a 50 mg di dose giornaliera totale.
Il farm aco non deve essere usato in pazienti con insufficienza renale da mode rata a severa.
Bambini e adolescenti: il prodotto non e' stato studiat o in bambini e adolescenti.
Pertanto, non essendo disponibili dati di sicurezza ed efficacia, il prodotto non deve essere usato nei bambini e adolescenti.
CONSERVAZIONE:
Questo medicinale non richiede precauzioni particolari per la conserva zione.
AVVERTENZE:
Non e' stata stabilita la sicurezza d'impiego nei bambini e adolescent i.
Usare con precauzione in pazienti con anamnesi di condizioni allerg iche.
Evitare l'uso concomitante del farmaco con altri FANS.
Gli effet ti indesiderati possono essere ridotti al minimo usando la dose minima efficace per il tempo strettamente necessario ad eliminare i sintomi.
Sanguinamento, ulcerazione o perforazione gastrointestinale potenzial mente fatali sono stati riferiti con tutti i FANS in qualsiasi momento durante il trattamento, con o senza sintomi premonitori o precedente anamnesi di seri eventi gastrointestinali, interrompere la terapia.
Il rischio di sanguinamento, ulcerazione o perforazione gastrointestinal e aumenta con l'aumento del dosaggio di FANS nei pazienti con ulcera p regressa, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione e negl i anziani.
Gli anziani presentano una maggiore frequenza di reazioni a vverse ai FANS.
Iniziare il trattamento con la dose minima disponibile .
Prima di iniziare il trattamento, occorre indagare su pregresse esof agiti, gastriti e/o ulcere peptiche e assicurarsi della loro totale gu arigione.
Sorvegliare i pazienti con sintomi gastrointestinali o anamn esi di malattia gastrointestinale.
Somministrare i FANS con cautela ai pazienti con anamnesi di patologie gastrointestinali, poiche' tali co ndizioni possono essere esacerbate.
L'uso concomitante di agenti prote ttivi deve essere considerato per questi pazienti e per i pazienti che ricevono una bassa dose concomitante di aspirina o di altri farmaci c he possono aumentare il rischio gastrointestinale.
Si raccomanda caute la nei pazienti cui vengono cosomministrati farmaci che possono aument are il rischio di ulcera o sanguinamento.
Utilizzare con cautela nei p azienti con compromessa funzionalita' renale.
In questi pazienti l'uso di FANS puo' causare deterioramento della funzionalita' renale, riten zione di liquidi ed edema.
Occorre cautela, per un aumento del rischio di nefrotossicita', anche nei pazienti in terapia diuretica o che ris chiano di sviluppare ipovolemia.
Durante il trattamento occorre garant ire un'adeguata assunzione di liquidi per prevenire la disidratazione e il rischio di tossicita' renale.
Il prodotto puo' causare un aumento dell'azotemia e della creatininemia.
Si possono verificare effetti in desiderati a carico del rene che possono portare a nefrite glomerulare , nefrite interstiziale, necrosi papillare renale, sindrome nefrosica ed insufficienza renale acuta.
I pazienti anziani sono i piu' esposti al rischio di insufficienza renale.
Occorre cautela nei pazienti con c ompromissione della funzionalita' epatica.
Puo' causare piccoli increm enti transitori di alcuni parametri di funzionalita' epatica, e anche significativi aumenti di GOT e GPT.
Nel caso di un rilevante increment o di tali parametri, interrompere la terapia.
I pazienti anziani sono i piu' esposti a rischio di insufficienza della funzionalita' epatica.
Per i pazienti con una anamnesi di ipertensione e/o di insufficienza cardiaca da lieve a moderata e' necessario un appropriato monitoraggio .
Occorre prestare particolare cautela nei pazienti cardiopatici, spec ialmente se con anamnesi di insufficienza cardiaca poiche' c'e' aument o del rischio di scompenso cardiaco, dato che sono stati riportati rit enzione di liquidi ed edema in associazione all'uso di FANS.
Studi cli nici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (sopr attutto dosaggi elevati e terapie protratte) puo' essere associato ad un lieve aumento del rischio di eventi trombotico arteriosi.
Non esist ono dati sufficienti per escludere tale rischio per il dexketoprofene trometamolo.
Pertanto i pazienti con ipertensione non controllata, ins ufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, arte riopatia periferica e/o patologie cerebrovascolari devono essere tratt ati con dexketoprofene trometamolo solo dopo un'accurata valutazione.
Prestare attenzione prima di iniziare un trattamento a lungo termine i n pazienti con fattori di rischio per patologie cardiovascolari.
Tutti i FANS non selettivi sono in grado di inibire l'aggregazione piastrin ica e di prolungare il tempo di sanguinamento tramite inibizione della sintesi delle prostaglandine.
L'uso del dexketoprofene trometamolo no n e' quindi raccomandato nei pazienti che ricevono un'altra terapia ch e interferisce con l'emostasi, come warfarin o altri cumarinici o epar ine.
I pazienti anziani, in generale sono i piu' esposti al rischio di insufficienza della funzionalita' cardiovascolare.
Gravi reazioni cut anee (alcune delle quali fatali), sono state riportate, molto rarament e, in associazione con l'uso dei FANS.
Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano a piu' alto rischio: l'insorgenza delle reazioni s i verifica, nella maggior parte dei casi, entro il primo mese di tratt amento.
Alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni delle mucose o qu alsiasi altro sintomo di ipersensibilita', interrompere la terapia.
Pa rticolare cautela e' richiesta nei pazienti con: anomalie congenite de l metabolismo della porfirina; disidratazione; immediatamente dopo un importante intervento chirurgico.
Se la si ritiene necessaria una tera pia a lungo termine con dexketoprofene bisogna controllare regolarment e la funzionalita' epatica, renale e l'emocromo.
Reazioni gravi da ipe rsensibilita' acuta sono state osservate in rarissimi casi.
Alla prima manifestazione di gravi reazioni di ipersensibilita' interrompere il trattamento.
In casi eccezionali la varicella puo' essere associata a complicazioni infettive della pelle e dei tessuti molli.
Ad oggi non p uo' essere escluso un ruolo dei FANS nell'aggravamento di tali infezio ni, per cui e' consigliabile evitare l'uso del farmaco nei pazienti co n varicella.
Somministrare il medicinale con cautela ai pazienti che s offrono di disturbi ematopoietici, lupus eritematoso sistemico o malat tia mista del tessuto connettivo.
Il dexketoprofene puo' mascherare i sintomi di malattie infettive.
Questo medicinale contiene saccarosio.
INTERAZIONI:
Le seguenti interazioni sono caratteristiche dei farmaci anti-infiamma tori non steroidei (FANS) in generale.
>>Associazioni non raccomandate .
Altri FANS, incluse dosi elevate di salicilati (>=3 g/die): la cosom ministrazione di piu' FANS puo' aumentare il rischio di ulcerazione e sanguinamento gastrointestinale a causa di un effetto sinergico.
Antic oagulanti: i FANS possono potenziare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin, a causa dell'elevato legame proteico plasmatico del dexketoprofene, dell'inibizione della funzione piastrinica e del dann o alla mucosa gastro-duodenale.
Se non e' possibile evitare l'associaz ione, sono necessari una rigorosa osservazione clinica e il monitoragg io dei parametri di laboratorio.
Eparine: rischio accresciuto di emorr agia (dovuto all'inibizione della funzione piastrinica e al danno alla mucosa gastrointestinale).
Se non e' possibile evitare l'associazione , sono necessari una rigorosa osservazione clinica e il monitoraggio d ei parametri di laboratorio.
Corticosteroidi: aumento del rischio di u lcerazione o sanguinamento gastrointestinale.
Litio (descritto con mol ti FANS): i FANS aumentano i livelli ematici del litio con il rischio di raggiungere valori tossici (escrezione renale del litio diminuita).
Questo parametro pertanto richiede un attento monitoraggio all'inizio , durante l'aggiustamento e alla fine del trattamento con dexketoprofe ne.
Metotrexate se usato a dosi elevate (>= 15 mg/settimana): aumentat a tossicita' ematologica del metotrexate a causa di una diminuzione de lla sua clearance renale, in generale con i FANS.
Idantoine e sulfonam idi: gli effetti tossici di queste sostanze possono essere potenziati.
>>Associazioni che richiedono cautela.
Diuretici, ACE-inibitori, anti biotici aminoglicosidi e antagonisti del recettore dell'angiotensina I I: il dexketoprofene puo' ridurre l'effetto dei diuretici e dei farmac i antipertensivi.
In alcuni pazienti con funzionalita' renale comprome ssa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzional ita' renale compromessa), la cosomministrazione di agenti che inibisco no la cicloossigenasi e di ACE-inibitori, antagonisti del recettore de ll'angiotensina II o di antibiotici aminoglicosidi puo' causare un ult eriore deterioramento della funzionalita' renale, solitamente reversib ile.
In caso di prescrizione concomitante di dexketoprofene e di un di uretico, e' essenziale garantire adeguata idratazione del paziente e c ontrollare la funzionalita' renale sia all'inizio del trattamento che periodicamente in seguito.
La cosomministrazione del farmaco e di diur etici risparmiatori di potassio puo' causare ipercalemia.
Occorre moni torare le concentrazioni di potassio ematico.
Metotrexate se usato a b asse dosi (< 15 mg/settimana): aumentata tossicita' ematologica del me totrexate a causa di una diminuzione della sua clearance renale causat a generalmente dai farmaci antinfiammatori.
Controllare ogni settimana l'emocromo durante le prime settimane di terapia combinata.
Aumentare la sorveglianza nei pazienti anziani e in presenza di insufficienza r enale anche se lieve.
Pentoxifillina: aumentato rischio di emorragia.
Monitorare attentamente e controllare con maggiore frequenza il tempo di sanguinamento.
Zidovudina: aumentato rischio di tossicita' a carico della linea eritrocitaria per azione sui reticolociti, con possibile insorgenza di anemia grave una settimana dopo l'inizio del trattamento con i FANS.
Eseguire emocromo completo e controllo dei reticolociti o gni 7-14 giorni durante il trattamento con i FANS.
Sulfaniluree: i FAN S possono aumentare l'effetto ipoglicemico delle sulfaniluree per satu razione dei siti di legame delle proteine plasmatiche.
>>Associazione da valutare con attenzione.
Beta-bloccanti: il trattamento con i FANS puo' diminuire il loro effetto antipertensivo a causa dell'inibizione della sintesi delle prostaglandine.
Ciclosporina e tacrolimo: i FANS p ossono potenziarne la nefrotossicita' a causa degli effetti mediati da lle prostaglandine renali.
Durante la terapia controllare la funzional ita' renale.
Trombolitici: aumentato rischio di emorragia.
Agenti anti -piastrinici e SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della sero tonina): aumentato rischio di sanguinamento gastrointestinale.
Probene cid: puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche del dexketoprofene; questa interazione puo' essere dovuta ad un meccanismo inibitorio a li vello della secrezione del tubulo renale e della glucuronoconiugazione e richiede un aggiustamento della dose di dexketoprofene.
Glicosidi c ardioattivi: i FANS possono aumentare le concentrazioni plasmatiche de i glicosidicardioattivi.
Mifepristone: esiste il rischio teorico che g li inibitori della prostaglandina-sintetasi possano alterare l'efficac ia del mifepristone.
Evidenze limitate fanno ritenere che la somminist razione concomitante di FANS nello stesso giorno della somministrazion e di prostaglandine non influenzi negativamente gli effetti del mifepr istone o delle prostaglandine sulla maturazione cervicale o sulla cont rattilita' uterina e non riduca l'efficacia clinica dell'interruzione medica di gravidanza.
Chinolonici: studi sull'animale indicano che alt e dosi di antibiotici chinolonici in combinazione con i FANS possono a umentare il rischio di convulsioni.
EFFETTI INDESIDERATI:
Di seguito, sono raggruppate per apparato ed elencate in ordine di fre quenza, le reazioni avverse, probabilmente correlate con dexketoprofen e trometamolo, verificatesi nel corso di studi clinici e dopo la comme rcializzazione del farmaco granuli.
I livelli plasmatici C max di dexk etoprofene nella formulazione in granuli sono superiori a quelli ripor tati per la formulazione in compresse, pertanto non e' possibile esclu dere un potenziale aumento del rischio di eventi avversi (gastrointest inali).
Patologie del sistema emolinfatico.
Molto raro: neutropenia, trombocitopenia.
Disturbi del sistema immunitario.
Molto raro: reazion i anafilattiche, incluso shock anafilattico; non nota: edema laringeo.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione.
Raro: anoressia.
Disturb i psichiatrici.
Non comune: insonnia; ansia.
Patologie del sistema ner voso.
Non comune: cefalea, capogiri, sonnolenza; raro: parestesia, sin cope.
Patologie dell'occhio.
Molto raro: offuscamento della vista.
Pat ologie dell'orecchio e del labirinto.
Non comune: vertigini; molto ra ro: tinnito.
Patologie cardiache.
Non comune: palpitazioni; molto raro : tachicardia.
Patologie vascolari.
Non comune: vampate di calore; rar o: ipertensione; molto raro: ipotensione.
Patologie respiratorie, tora ciche e mediastiniche.
Raro: bradipnea; molto raro: broncospasmo, dis pnea.
Patologie gastrointestinali.
Comune: nausea e/o vomito, dolore a ddominale, diarrea, dispepsia; non comune: gastrite, stipsi, secchezza delle fauci, flatulenza; raro: ulcera peptica, emorragia o perforazio ne da ulcera peptica; molto raro: pancreatite.
Patologie epatobiliari.
Raro: lesione epatica; molto raro: danno epatocellulare; non nota: ep atite.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.
Non comune: ra sh; raro: orticaria, acne, aumento della sudorazione; molto raro: sind rome di Steven Johnson, necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyel l), angioedema, edema facciale, reazione da fotosensibilita', prurito .
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo.
R aro: mal di schiena.
Patologie renali e urinarie.
Raro: poliuria; molt o raro: nefrite o sindrome nefrosica; non nota: insufficienza renale a cuta.
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella.
Raro: dis turbi mestruali.
disturbi prostatici.
Patologie sistemiche e disturbi nella sede di somministrazione.
Non comune: affaticamento, dolore, ast enia, brividi, senso di malessere; raro: edema periferico.
Esami diagn ostici.
Raro: anomalie nei test di funzionalita' epatica.
Gli effetti indesiderati piu' comunemente osservati sono di natura gastrointestina le.
Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, talvolta fatali soprattutto negli anziani.
A seguit o della somministrazione sono stati riportate nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsia, dolori addominali, melena, ematemesi, stomatite ulcerativa, esacerbazione di colite e morbo di Crohn.
Con mi nore frequenza e' stata rilevata gastrite.
In associazione alla terapi a con FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza ca rdiaca.
I risultati delle sperimentazioni cliniche e i dati epidemiolo gici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (soprattutto a dosi elevate e per lunghi periodi) puo' essere associato ad un lieve aumento del r ischio di eventi trombotici arteriosi (ad esempio infarto del miocardi o o ictus).
Come con altri FANS, possono comparire i seguenti effetti indesiderati: meningite asettica, che puo' verificarsi prevalentemente in pazienti con lupus eritematoso sistemico o connettivite mista; rea zioni ematologiche (porpora, anemia aplastica ed emolitica, e rarament e agranulocitosi e ipoplasia midollare).
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Il medicinale e' controindicato in gravidanza e durante l'allattamento .
L'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' avere effetti n egativi sulla gravidanza e/o sullo sviluppo dell'embrione o del feto.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto spontaneo e di malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l'us o di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza.
Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la d urata della terapia.
Negli animali la somministrazione di inibitori de lla sintesi delle prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento d ella perdita pre- e post-impianto e della mortalita' embrione-fetale.
Inoltre un aumento di incidenza di varie malformazioni, incluse quelle cardiovascolari, e' stato riportato in animali a cui erano stati somm inistrati inibitori della sintesi delle prostaglandine durante il peri odo organogenetico.
Tuttavia, studi con dexketoprofene trometamolo con dotti su animali non hanno evidenziato tossicita' riproduttiva.
Durant e il primo e secondo trimestre di gravidanza il dexketoprofene trometa molo deve essere somministrato solo in casi strettamente necessari.
Se dexketoprofene trometamolo e' usato da una donna in attesa di concepi mento oppure durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la do se e la durata del trattamento devono essere mantenute le piu' basse p ossibili.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitor i della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: tossic ita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipe rtensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insuf ficienza renale con oligoidramnios; la madre e il neonato, a fine grav idanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effe tto antiaggregante che puo' verificarsi anche a dosaggi molto bassi; i nibizione delle contrazioni uterine, con conseguente ritardo o prolung amento del travaglio.
L'uso del medicinale puo' danneggiare la fertili ta' femminile e non se ne raccomanda la somministrazione alle donne ch e desiderano avere una gravidanza.
Nel caso di donne con difficolta' d i concepimento o che stanno svolgendo esami per infertilita', valutare l'interruzione della somministrazione di dexketoprofene trometamolo.
Non e' noto se il dexketoprofene venga escreto nel latte materno.
Il f armaco e' controindicato durante l'allattamento.